Carlo Alberto di Savoia

Pagina a cura di Riccardo Verrastro

Nel 1830 movimenti clandestini segreti organizzano grandi rivolte in Italia e in Europa ma anche questa volta senza successo.
Il 1848 è un anno ricco di eventi sia a livello italiano che europeo. Con l’elezione di papa Pio IX sembra iniziata una nuova stagione, perché il papa fa caute aperture nei confronti dei dibattiti tra correnti di pensiero e moderati liberali sulle possibilità dell’unità d’Italia. Inoltre alcuni stati italiani concedono statuti o costituzioni ai loro cittadini.
Proprio in quell'anno a Milano una manifestazione contro il governo austriaco si trasforma in una rivoluzione ricordata come le Cinque giornate, in cui i milanesi costruendo barricate lungo le strade, sconfiggono gli austriaci capeggiati da Radetzky. Approfittando di quel momento di debolezza dell'esercito austriaco, il regno di Sardegna (che comprendeva Piemonte, Savoia, Liguria e Sardegna) fa scoppiare la prima guerra di indipendenza.
A capo di questa guerra c’era Carlo Alberto di Savoia, re del Regno di Sardegna; egli inizialmente sembra farsi portavoce degli interessi nazionali e, proprio per questo, molti volontari da tutta Italia partecipano a questa guerra. Successivamente Carlo Alberto si scopre interessato solamente all'espansione del regno di Sardegna e alla conquista della Lombardia e della Pianura Padana; tuttavia nemmeno questa operazione riesce perchè egli si dimostra un pessimo generale permettendo all'esercito austriaco capeggiato da Rradetzky, in fuga da Milano dopo le famose 5 giornate, di rifugiarsi nel quadrilatero zona austriaca fortificata che comprende quattro città del Nord – Italia (Verona, Legnago, Mantova e Peschiera). Gli austriaci posssono così roirganizzarsi e ritornare all’attacco sconfiggendo definitivamente i Piemontesi. La sconfitta è così cocente che Carlo Alberto abdica al trono in favore di suo figlio Vittorio Emanuele II.
Nel frattempo anche altre rivolte vengono soffocate nel sangue, così in tutta Italia si ritorna alla situazione precedente. Solo il Piemonte mantiene in vigore lo statuto albertino, cioè una sorta di costituzione concessa già da Carlo Alberto; qui, inoltre, si intensificano le discussioni tra la varie correnti politiche indipendentiste italiane e, nonostante il fallimento della guerra, si guarda sempre di più al Re di Sardegna come all'unico sovrano che possa unificare lo stato italiano.

Notizie tratte dal sito Bibliolab e dall'enciclopedia Conoscere, F.lli Fabbri Editori

Uno degli episodi più famosi di questa guerra fu la battaglia di Montanara e Curtatone, vai alle relative pagine!!