Stradario Risorgimentale
Nella cartina sono evidenziate vie, viali, piazze e vicoli dedicati ai personaggi e agli eroi locali e nazionali del Risorgimento italiano; per avere notizie più approfondite clicca sul nome.
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via Acerbi Giovanni: (Castel Goffredo, 1825-1869) patriota e garibaldino; partecipò alle guerre d'indipendenza e fu intendente generale della spedizione dei Mille.

via Andreani Pacifico: (Dosso del Corso): capomastro, nel 1866 mentre compiva lavori presso Belfiore, rinvenne le salme dei Martiri di Belfiore che nottetempo trasportò in città aiutato dal padre.

via Arrivabene Giovanni: (Mantova, 1787-1881) uomo politico e patriota, arrestato dagli austriaci nel 1821, dal 1822 al 1859 visse esule in Inghilterra e Belgio. Nel 1860 fu nominato senatore, lasciò interessanti memorie.

via Bandiera F.lli: patrioti veneziani figli di un ammiraglio della marina austriaca, fucilati dai Borbonici nel Valone di Rovito, in provincia di Cosenza, dopo un fallito tentativo di insurrezione in Calabria.

via Belgiosioso (V.le Pompilio): Crisitna Trivulzio Belgioioso (Mantova, 1808-1871) patriota e scrittrice, liberale e antiaustriaca, tenne un salotto politico-culturale a Parigi e partecipò alle insurrezioni del 1848 e 1849 a Milano e a Roma.

via Boldrini Cesare (Angeli): di Castel d'Ario, partì da Quarto con Garibaldi, morì a Baddaloni nel casertano.

via Bronzetti F.lli: patrioti di Trento combatterono per l'Italia nelle guerre d'indipendenza e fecero parte del battaglione dei bersaglieri di Luciano Manara.

via Cairoli F.lli: i cinque fratelli Cairoli di Pavia, patrioti, ebbero parte gloriosa nel Risorgimento italiano.

via Calvi Pier Fortunato: (Briana di Noale 1817 – Mantova 1855) fu impiccato dagli austriaci per aver guidato un tentativo insurrezionale in Cadore.

via Canal Bernardo: (Venezia 1824 – Mantova 1852) accusato di essere a capo della giunta rivoluzionaria di Venezia e di aver fondato quelle di Padova, Vicenza e Treviso, fu impiccato a Belfiore.

via Cavour Camillo Benso: (Torino, 1810-1861) grande uomo politico del periodo risorgimentale.

via Chiassi Giovanni: (Mantova 1827 – battaglia di Bezzecca 1866) ingegnere, garibaldino, combattente della prima guerra d'indipendenza e della difesa di Roma.

via Fernelli Domenico: (Gonzaga 1825 – Mantova 1908) patriota garibaldino combattè nella Colonna mantovana nel 1848 e nella difesa di Roma. Partecipò alla congiura che faceva capo a E. Tazzoli. Fu arrestato e condannato a sedici annni di carcere, poi amnistiato dopo quattro anni.

via Filippini Poma Anna (Dosso del Corso): (Mantova, 1784-1863) patriota, madre del martire di Belfiore Carlo Poma.

via Finzi Giuseppe: (Rivarolo Mantovano, 1815-1886) patriota, condannato dagli austriaci a diciotto anni di carcere duro e amnistiato dopo quattro.

via Frattini Pietro: (Legnago 1821 – Mantova 1853) patriota, martire di Belfiore, prese parte alla congiura che faceva capo a Enrico Tazzoli.

via Garibaldi Giuseppe: (Nizza 1807 – Caprera 1882) figura che domina tutta l'epopea del Risorgimento italiano e ne valica i confini col nome di eroe dei due mondi.

via Goito: in ricordo della battaglia di Goito del 1848.

via Governolo: in ricordo del luogo in cui, nel 1848, i piemontesi espugnarono il presidio austriaco.

via Govi Gilberto: (Mantova 1862 – Rroma 1889) patriota, fisico e scrittore. Ideò diversi strumenti scientifici.

via Grazioli don Bartolomeo: (Mantova, 1804-1853) sacerdote, martire di Belfiore.

via Grioli F.lli: Giovanni (Mantova, 1821-1851) sacerdote, primo degli undici martiri di Belfiore; Giuseppe (Mantova, 1823-1905) patriota e garibaldino, impiccato nella congiura che faceva capo a Enrico Tazzoli, si salvò con la fuga.

via Guerrieri Gonzaga Anselmo: (Mantova 1819 – Gonzaga 1879) uomo politico e patriota. Funzionario dell'amministrazione fiscale austriaca, partecipò alle cinque giornate di Milano (1848). Dopo il ritorno degli austriaci, non amnistiato, riparò a Firenze, Genova, Ginevra e Parigi. Deputato dal 1860 al 1867, non rieletto si dedicò a studi letterari.

via Guerzoni Giuseppe: (Castel Goffredo 1835 – Montichiari 1886) uomo politico e patriota, arrestato dagli austriaci nel 1821, dal 1822 al 1859 visse esule in Inghilterra e Belgio. Nel 1860 fu nominato senatore, lasciò interessanti memorie

galleria Landucci Ferdinando: (pescia 1791 – Curtatone 1848) militare, comandò i volontari nella campagna di guerra del 1848. Ricevette l'ordine di rioccupare le posizioni di Curtatone abbandonate dagli studenti toscani. Ferito, morì dopo pochi giorni nel convento del santuario delle Grazie.

via Mainolda (della): prese il nome da una casa di pèroprietà della famiglia Mainoldi. Qui venne eretta una piccola caserma che prese il nome di caserma Mainolda; nel 1807, sotto il Regno d'Italia, la caserma venne tramutata in carcere giudiziario che gli austriaci usarono poi, dopo il 1815, come carcere politico. Dopo il 1866, quando Mantova fu liberata dagli austriaci, il carcere divenne prima teatro e poi abitazione civile.

via Marangoni Giovanni: (Mantova, 1834-1869) patriota e garibaldino, nel 1867 fu arrestato per aver partecipato ad un fallito moto insurrezionale negli stati pontifici. Morì nel carcere di S. Michele in Castel S. Angelo.

via Martinelli Jacopo (zona industriale): (Revere 1809 – Mantova 1894) patriota e ingegnere idraulico.

piazza Martiri di Belfiore: intitolata ai Martiri di Belfiore.

via Mazzini Giuseppe: (Genova 1805 – Pisa 1872) uomo politico, figura di primissimo piano dell'epoca del Risorgimento italiano.

via Mille (dei): così denominata per ricordare la spedizione dei Mille (1860).

via Montanara e Curtatone: a ricordo della battaglia combattuta a Montanara (dagli studenti toscani contro gli austriaci) e a Curtatone (dai piemontesi contro gli austriaci) il 29 maggio 1848.

via Montanari Carlo: (Verona 1814 – Mantova 1853) martire di Belfiore.

via Mori Attilio: (Mantova 1810 – Cividale 1864) ingegnere e patriota, fece parte del comitato rivoluzionario mantovano. Già condannato alla forca, la pena gli fu commutata in quindici anni di carcere. E' sepolto a Gazzuolo.

via Nievo Ippolito: (Padova 1831 – Mar Tirreno 1861) garibaldino e scrittore, mantovano di adozione. Scrisse Le confessioni di un italiano (edito nel 1867 col titolo improprio di Confessioni di un ottuagenario).

via Panizza Mario (zona industriale): (Moglia 1845-1911) sociologo, medico, deputato; combatttè con i garibaldini nelle campagne del 1866 e del 1867. Fu membro del Consiglio superiore della sanità e professore all'Università di Roma.

via Pastro Luigi: (Selva di Volpano treviso 1822 – Venezia 1915) medico e patriota, combattente per l'indipendenza italiana.

via Pilla Leopoldo (Angeli): (Vanatro 1805 – Curtatone 1848) geologo e patriota, cadde combattendo alla testa degli studenti del battaglione degli universitari toscani.

via Poma Carlo: (Mantova 1823-1852) medico e patriota; membro del comitato segreto mazziniano diretto da E. Tazzoli, fu arrestato e impiccato a Belfiore.

viale Risorgimento: così denominato a ricordo del Risorgimento italiano.

via Sacchi Achille: (Mantova 1827-1890) medico, garibaldino nel 1849, 1860 e 1866. Lasciò vari scritti economici e ssociali.

via Sartori Nazario (Virgiliana): (Castel D'Ario 1841) garibaldino combattè a Milazzo e al Volturno, e fu arrestato in Aspromonte. Sostenitore delle rivendicaizoni contadine, fu processato a Venezia nel 1886. Emigrò in Brasile e tornò in Italia intorno al 1890 stabilendosi a Milano.

via Scarsellini Angelo: (Legnago 1823 – Mantova 1852) martire di Belfiore, combattente per l'indipendenza italiana.

via Sermide: così donominata per ricordare la distruzione di Sermide avvenuta per opera degli austriaci nel 1848.

via Speri Tito: (Brescia 1825 – Mantova 1853) martire di Belfiore. Partecipò alle dieci giornate di Brescia (1849) a all'attività clandestina mazziniana. Fu arrestato dagli austriaci nel 1852 e poi giustiziato.

via Solferino e San Martino: così denominata per ricordare le battaglie di Solferino e di San Marino combattute rispettivamente dai francesi e dai piemontesi contro gli austriaci nel 1859, durante la seconda guerra di indipendenza italiana.

via Tassoni Dario: (Mantova 1818-1885) patriota e garibaldino; combattente nella difesa di Roma (1849). Fondò un orfanatrofio maschile a Mantova.

via Tazzoli Enrico: (Canneto sull'Oglio, 1812 – Mantova, 7 dicembre 1852) è stato un patriota e sacerdote italiano, il più noto dei Martiri di Belfiore.

via Toscani (dei): così donominata per ricordare gli studenti universitari toscani che combatterono contro gli austriaci a Montanara il 29 maggio 1848.

via XX settembre: così denominata per ricordare il 20 settembre 1870, giorno in cui i soldati italiani entrarono in Roma per la Breccia di Porta Pia.

via Verdi Giuseppe: (Roncole di Busseto 1813 – Milano 1901) compositore e musicista. Esordì alla Scala di Milano nel 1839 con Oberto, conte di San Bonifacio. Tra le altre sue opere: Nabucco, I lombardi alla prima crociata, Rigoletto, Il Trovatore, La traviata, Un ballo in Maschera, Aida, Otello.

via Vittorio Emanuele II: (Torino 1820 – Roma 1878) re di Sardegna (1849-1861) e re d'Italia (1861-1878).

via Zambelli Giovanni: (Venezia 1824 – Mantova 1852) martire di Belfiore.

Per ragioni storiche, un caso a parte costituisce la zona di BELFIORE, ecco di seguito le titolazione delle strade.

via Mambrini Napoleone: patriota e garibaldino, combattè nella Colonna mantovana nel 1848 e nella difesa di Roma nel 1849.

via Mameli Goffredo: (Genova 1827 – Roma 1849) patriota e poeta morto nella difesa della Repubblica romana. Scrisse Fratelli d'Italia (1847) che, musicato da M. Novaro, è l'inno della Repubblica italiana.

viale Martini mons. Luigi: (Sustinente 1803 – Mantova 1877) canonico, teologo, confortatore dei martiri di Belfiore.

via Menotti Ciro: (Migliarina 1808 – Modena 1889) organizzatore di una cospirazione liberale, fu arrestato alla vigilia dell'insurrezione e fatto impiccare da Francesco IV di Modena.

via Pellico Silvio: (Saluzzo 1789 – Torino 1854) scrittore e patriota, fu processato come carbonaro (1820) e scontò dieci anni di carcere allo Spilberg. Scrisse Le mie prigioni (1832).

via Pisacane Carlo: (Napoli 1818 – Sanza 1857) patriota e scrittore. Volontario nel 1848 in Lombardia e nel 1849 nella difesa della Repubblica romana; nel 1857 liberò a Ponza trecento detenuti e sbarcò a Sapri per tentare un'insurrezione nel Regno delle Due Sicilie. Il tentativo fallì e Pisacane si uccise.

via Sciesa Amatore: (Milano 1814-1851) patriota condannato per aver affisso programmi mazziniani. I gendarmi austriaci, mentre lo portavano al luogo della fucilazione, lo fecero passare sotto le finestre della sua casa sperando di indurlo a rivelazioni per aver salva la vita; ma egli disse: «Tiremm innanz».

viale 7 dicembre: così denominato per ricordare la data del 1852 in cui salirono al patibolo i primi martiri di Belfiore.

Notizie tratte da Enrico Grazioli – Gilberto Scuderi, Stradario della città di Mantova, Mantova, Publi Paolini, 1984.